
Dott. Patrick Aubé, quali consigli e prescrizioni dà nella pratica medica quotidiana?
Le indicazioni terapeutiche per l’assunzione del Biancospino sono numerose:
- protezione cardiovascolare durante una lieve insufficienza cardiaca e coronarica;
- disturbi del ritmo cardiaco, ad esempio tachicardia di origine emotiva;
- pressione alta moderata associata ad ipersimpaticotonia, soprattutto nei pazienti iperattivi, oberati di lavoro, impazienti, stressati, arrabbiati...
- scarsa tolleranza allo stress accompagnata da ansia, angoscia localizzata, disturbi del sonno, irritabilità, iperemotività...
Per un utilizzo pratico della pianta, prevalgono due soluzioni:
Come infusione: versare 250 ml di acqua bollente su un cucchiaio di una miscela di fiori e foglie - coprire – lasciare in infusione per 10 minuti - filtrare - bere 1 tazza mattina e sera.
Polvere vegetale: sotto forma di una capsula di totum di Biancospino, dosato a 350 mg. Assumere una capsula al mattino, una a mezzogiorno e una la sera.
La combinazione con altre piante medicinali è spesso vantaggiosa:
- con Valeriana per disturbi del sonno,
- con Passiflora per disturbi emotivi legati allo stress,
- con Rodiola per migliorare il tono dell’umore.
L'assunzione di polvere di Biancospino sarebbe da preferire perché è ben tollerata; tuttavia, le persone con una patologia cardiaca comprovata dovrebbero chiedere consiglio al loro medico prima di assumerlo, sotto qualsiasi forma.