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Intervista ai farmacisti specialisti in Fitoterapia: il Biancospino

il Biancospino

Isabelle Socquet, Laurent Priou, siete entrambi farmacisti, esperti in fitoterapia. Come funziona il Biancospino? A quali principi attivi si attribuisce la sua efficacia?

 

 

   Il Biancospino contiene molte sostanze fitochimiche:

 

  • Almeno l'1,5% di flavonoidi: O-eterosidi (iperoside, rutina) e C-eterosidi (vitexina, orientina, isovitexina).
  • Proantocianidine intorno all'1,6% nelle foglie e all'1,2% nei fiori: procianidine dimere, trimere e oligomere ed epicatecolo.
  • Acidi triterpenici come gli acidi crategolico, ursolico e oleanolico.
  • Acidi fenolici tra cui acido caffeico e acido clorogenico.
  • Ammine: in particolare feniletilamina e acetilcolina.

 

Mentre ogni composto ha un ruolo farmacologico ben definito, Flavonoidi e Proantocianidine sono in gran parte responsabili delle proprietà del Biancospino sul muscolo cardiaco:

- effetto inotropo positivo: aumento della forza di contrazione del miocardio,

- effetto cronotropo negativo: rallentamento della frequenza cardiaca,

- effetto batmotropo negativo: diminuzione dell'eccitabilità miocardica,

- effetto dromotropo positivo: accelerazione della conduttività cardiaca e regolazione del ritmo:

- azione cardioprotettiva;

- leggera azione ipotensiva.

La sua azione antispasmodica è attribuita ai flavonoidi e il suo effetto sedativo è legato alle procianidine oligomere.

 

Numerosi studi clinici confermano questi effetti e mostrano il potenziale di Biancospino nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco: permette un migliore recupero del ventricolo sinistro diminuendo così i segni clinici oggettivi o soggettivi come palpitazioni, affaticamento, difficoltà respiratorie, ipertensione o edema delle caviglie... specialmente quando questi segni appaiono in un contesto di stress o ansia.